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Viaggio in una collezione d'arte privata inglese

Ho incontrato Martin nel 2017 ad una fiera d’arte. Qualche mese prima aveva acquistato un mio dipinto, e quando gli dissi che avrei esposto nel Regno Unito ci siamo messi d’accordo per incontrarci. Martin è una persona deliziosa e siamo rimasti in contatto da allora. Quando ho deciso di approfondire le dinamiche del collezionismo, ho pensato subito a lui: Martin è uno dei maggiori collezionisti che conosco personalmente, quindi ho deciso di chiedergli come si è avvicinato all’arte e quando ha iniziato la sua raccolta di opere. Ha accettato di rispondere alle mie domande ed il risultato è questa piccola intervista molto interessante!


Potresti presentarti?

Ciao! Mi chiamo Martin, sono di Manchester (Regno Unito) e sono un analista di sistemi informatici in pensione.


Di quante opere è composta la tua collezione?

La mia collezione è composta da 695 pezzi (conosco il numero esatto perché è tutto archiviato con cura). La maggior parte sono stampe d’arte in edizione limitata, ma ci sono anche dipinti realizzati con varie tecniche, disegni, fotografie e ceramica artistica.


Qual è stata la prima opera d’arte che hai acquistato e perché te ne sei innamorato?

Nel 2010, presso una galleria della mia città, ho avuto modo di visitare una mostra di paesaggi marini di L.S. Lowry e Maggi Hambling. La mostra mi piacque molto, e tutte le opere della Hambling erano in vendita. Apprezzo da sempre la personalità di questa artista, forte e sicura di sé, e anche le sue opere, così drammatiche, colorate ed energiche, realizzate con gesti liberi e fluidi. Non potevo permettermi gran parte delle opere in vendita (i dipinti avevano un prezzo che andava dalle 9000 sterline in su), ma il mio budget mi consentiva di acquistare delle stampe. Mi piacevano perché esprimevano i migliori elementi della pittura della Hambling, quindi ne scelsi due che trovavo particolarmente belle, e che riprendevano al meglio il dinamismo delle onde marine, e le acquistai. Le feci incorniciare con cornici che ricordano vagamente il legno levigato dal mare e le appesi sopra al mio letto, dove sono tutt’ora.

Qualche settimana dopo ho cominciato a cercare su internet altre opere a un prezzo avvicinabile e ho trovato una stampa che mi ha colpito per il suo carattere e il suo fascino: era la rappresentazione di un gufo realizzata da Tracey Emin. Ovviamente l’ho comprata. È in questo momento, probabilmente, che sono stato morso dal tarlo del collezionismo.

Quando e perché hai deciso di incominciare una vera e propria collezione?

Non c’è stato un momento specifico. Ho semplicemente cominciato ad acquistare arte e, dopo qualche tempo, ho realizzato che effettivamente la stavo collezionando, e mi sono detto: “Quindi adesso sono un collezionista!” Deve essere stato dopo due o tre anni che ho cominciato ad acquistare opere d’arte. I momenti in cui ho preso in piena coscienza delle decisioni “da collezionista” sono stati due. Il primo è stato nel 2015 o giù di lì – ho pensato che avrei dovuto vendere quello che avevo e ricominciare da capo, ma specializzandomi (pensavo di dedicarmi all’arte femminile africana e cubana), ma alla fine ho semplicemente deciso di continuare ad allargare la collezione che avevo, comprando in modo più selettivo. Qualche tempo dopo ho anche deciso che avrei lasciato la mia collezione ad una galleria inglese, quindi ho cominciato ad acquistare i miei pezzi con questa idea in mente e facendo in modo che lo standard delle opere fosse adatto per essere mostrato nella collezione di una galleria.


A quale tipo di arte non riesci a dire di no (uno stile, una tecnica particolare ecc.)?

Adoro l’arte d’impatto, il tipo di arte che ti salta addosso, ti prende per il bavero e ti urla in faccia: “GUARDAMI!”; quella che è ricca di contrasti, o di colori sgargianti, ma allo stesso tempo anche quella che è particolarmente calma e monotona. Ecco, a questo genere di arte proprio non so resistere. E mi piace molto anche l’aspetto strano e surreale di certe opere, o il loro essere stravaganti e naif – solleticano il mio senso dell’assurdo e il mio lato più sentimentale (non mi vergogno ad ammettere di essere un sentimentale!). Quando ho cominciato a comprare arte non avrei mai pensato di acquistare tante opere figurative, perché non mi piacevano particolarmente al tempo, ma nel corso degli anni mi sono reso conto che è stato il genere di arte che ho acquistato di più – deve essere perché amo le persone, le amo così tanto.


Dove preferisci acquistare arte (gallerie, intermediari ecc.)?

Ho acquistato la maggior parte delle mie opere su internet, cosa che non è esente da rischi: a volte certi pezzi sembrano molto belli in foto e su un sito internet, ma ti deludono quando ti arrivano a casa e li osservi dal vivo; allo stesso tempo, alcune opere che sembrano a malapena interessanti su un sito risultano spettacolari quando le spacchetti a casa. Compro raramente dalle gallerie – hanno dei ricarichi importanti sul prezzo finale e quindi non mi danno molto affidamento. Le fiere d’arte possono essere un buon modo per vedere tante opere in uno spazio e in un tempo relativamente contenuto, e i prezzi di solito sono migliori rispetto a quelli in galleria. Ci sono stati momenti in cui gli intermediari in fiera mi hanno offerto uno sconto senza neanche che io glielo chiedessi! Ma il modo migliore per comprare arte, per me, è di rivolgersi direttamente agli artisti. Sai esattamente cosa acquisterai, puoi negoziare il prezzo se credi (ma io non lo faccio mai perché so che gli artisti hanno bisogno di quei soldi) e puoi anche scegliere se pagare a rate o in un’unica soluzione (ma so che anche molte gallerie hanno incominciato a farlo). Inoltre sai che quel denaro va interamente all’artista e gli permetterà di proseguire nella sua ricerca e nel suo lavoro, inoltre è possibile anche instaurare un rapporto di amicizia, e questa è la parte migliore – ho avuto modo di portare avanti delle buone amicizie con artisti nel corso degli anni.


È vero che i collezionisti creano una narrativa personale attraverso le loro collezioni? E quale narrativa è leggibile nella tua?

Nel mio caso non è così. Non so per quanto riguarda gli altri collezionisti, perché non ne conosco altri, almeno direttamente.


Volevo chiederti se incontri regolarmente altri collezionisti d’arte e se vi davate a vicenda consigli su gallerie e artisti, ma credo che tu abbia già risposto...

No, non conosco altri collezionisti e non mi è mai interessato averci a che fare: prediligo il rapporto con gli artisti. So benissimo cosa mi piace e cosa no e non riesco ad immaginare di essere influenzato facilmente da altri collezionisti, ma forse sarebbe stato utile avere avuto qualche scambio di opinioni quando il mio occhio non era allenato e affinato come è adesso – ho acquistato diversi pezzi all’inizio che probabilmente rivenderò, perché il mio gusto nel frattempo si è evoluto, e alcuni non sono neanche di gran qualità. Ho messo in piedi la mia collezione mettendoci il tempo necessario e mi sono auto-educato semplicemente andando a visitare tante gallerie per vedere la migliore arte disponibile e guardando tanta arte in vendita online.

Foto 1:Sinistra - stampa dell'artista inglese Simon Dixon, Destra: stampa dell'artista inglese JJ Adams

Foto 2:Dipinto dell'artista inglese Lee Ellis

Foto 3: Opere in alto, da sinistra a destra - disegno dell'illustratore Quentin Blake, stampa dell'artista inglese Antony Gormley, disegno di Quentin Blake- Opere in basso, da sinistra a destra - disegno di artista sconosciuto del popolo Gond, India; stampa dell'artista inglese Tracey Emin; disegno di artista sconosciuto del popolo Gond, India

Foto 4: dettaglio della stampa di Tracey Emin (foto2)

Foto 5: Due stampe di marine dell'artista inglese Maggi Hambling e una stampa del suo ritratto del regista inglese Derek Jarman

Foto 6: Sinistra: dipinto a olio dell'artista spagnolo Rafael Romero Masiá; Destra: dipinto ad acquerello di Irene Raspollini

Foto 7: casa di bambola dell'artista inglese-nigeriana Yinka Shonibare, figure in creta dell'artista inglese Alex Robinson

Foto 8: Scultura in materiale tessile dell'artista inglese Karen Suzuki

Immagini gentilmente concesse da Martin M.D.

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